Scicli: cultura, musica e spettacolo al centro dell’estate di Tecne99
Nove gli appuntamenti in programma. Si parte il 12 agosto
Di Scicli Video Notizie -31 luglio
SCICLI – “Un Calendario ricco ed eterogeneo, un percorso attraverso la musica, il teatro, la filosofia e la danza che ha l’obiettivo, non solo di intrattenere e divertire, ma anche e soprattutto di rispettare la nostra vocazione”. L’associazione Tecne99 si appresta a coinvolgere la sua città anche d’estate. Un programma costellato da tanti appuntamenti, tra classici e tante novità. Dai dialoghi filosofici al trekking notturno, per poi passare dal teatro e da una serata interamente dedicata alla struggente passionalità del tango argentino. Il Chiostro del Convento del Carmine e Villa Penna, saranno le location, all’interno delle quali ‘prenderanno vita’ gli appuntamenti dell’estate 2018 targata Tecne99. “Tutto ciò –dichiara l’associazione- non sarebbe stato possibile senza l’aiuto delle altre realtà associative, dei soci Tecne99 e dei numerosi appassionati e professionisti dell’arte che gravitano attorno al Piccolo Stabile di via dei Lillà. Ci teniamo a ringraziare –conclude Tecne99- il Comune di Scicli e I suoi rappresentanti per la concertazione dei molteplici appuntamenti estivi e per il supporto logistico”.
Di seguito in dettaglio gli appuntamenti del calendario estivo targato Tecne99:
12/08 ore 19 ‘Trekking cittadino’ (Partenza da Via F.M. Penna- In collaborazione con ‘Esplorambiente’
12, 19, 25/08- ore 20.30 ‘Logos Comune’ (Chiostro Convento del Carmine)- Triologia di dialoghi filosofici
21/08 ore 21.30 ‘Emporio Lomazzo’ de ‘Gli Amici di Matteo’ (Villa Penna)
26/08 ore 21.30 ‘Cornetti e Caffè’ de ‘I Carusi’ (Villa Penna)
01/09 ore 21.30 ‘Tango sotto le stelle’ (Villa Penna)
22/09 ore 21.30 ‘Fascino a rotelle’ de ‘La Compagnia in Valigia’ (Villa Penna)
29/09 ore 22 ‘Drums Together’ -Ensamble di percussioni- (Villa Penna)
Alla scoperta di Cava Manca!
Il sito protagonista dell’undicesima edizione della giornata della speleologia
Sciclivideonotizie – Di Leonardo Emmolo -16 settembre
SCICLI – Un luogo da molti sconosciuto, un’area incontaminata tappezzata da mandorli, fichi, capperi e more, un paesaggio ancora oggi ‘sotto il controllo’ della natura. E’ la splendida location di Cava Manca, il sito che domani, domenica 24 settembre, sarà protagonista della giornata della speleologia, organizzata dall’Associazione Esplorambiente di Scicli. Dopo l’incontro in piazza Italia alle ore 8.15, i partecipanti nelle vesti di escursionisti, con il supporto di speologi ed espreti in materia, si potranno cimentare in piccole scalate di pareti rocciose alte 8-12m che caratterizzano gran parte del parco regionale naturale e delle miniere d’asfalto di Castelluccio. “Una lunga camminata nell’area carsica –si legge in una nota di Esplorambiente di Scicli– che si snoda tra vecchi casolari e gallerie naturali, andrà a fare da contorno a un’esperienza che certamente si rivelerà indimenticabile per tutti i partecipanti.Per partecipare all’evento, prenotarsi al n. 338.3610389 o all’indirizzo email esplorambiente@gmail.com, durata intera giornata, difficoltà del percorso medio-alta. È prevista una quota di partecipazione”.
Scicli, gli orari di apertura dei siti culturali
Dal 28 luglio al 30 agosto 2017
Chiesetta di San Vito – Museo etnoantropologico/storico naturalistico
Via Matrice
Tutti i gg della settimana
dalle ore
17,00/20,00
A.C. Esplorambiente
esplorambiente@gmail.com
cell. 3398271176
3385698916
Trekking di Esplorambiente a Scicli
Ragusanews03/08/2017 09:34 NOTIZIA LETTA: 942 VOLTE
L’11 agosto
Scicli – Si terrà venerdì 11 agosto con raduno alle ore 19:00 in Via F. M. Penna il trekking cittadino di Esplorambiente.
Con partenza da Via F. M. Penna dinnanzi la chiesa di San Michele, il percorso, lungo circa 3 Km e che prevede ben 10 tappe, si snoderà per diversi quartieri della città. Costeggiando la Cava di Santa Maria La Nova i primi ad essere percorsi saranno Quartier Fontana e lo Scifazzo, con viuzze strette, edicole votive e palazzetti nobiliari, seguirà il Torrente di Modica così da incontrare il complesso monumentale di Sant’Antonino, perla architettonica parzialmente sopravvissuta al terremoto del 1693.
Si camminerà dentro il greto artificiale della Cava di Santa Maria La Nova, arginato e per lunghi tratti coperto (per cui si consiglia di munirsi di lampadina tascabile). Si resterà stupefatti davanti agli scenari che si apriranno dinnanzi agli occhi nella Cavuzza di San Guglielmo, tali da far sembrare Scicli un piccolo presepe. Più avanti la scoperta di un’area sepolcrale, a molti sconosciuta, alla estrema periferia del centro abitato, non molto lontana dalla ben nota necropoli della Santa Cassa. Da qui dopo il quartiere della Consolazione e dopo la sosta alla chiesetta della Catena il gruppo di escursionisti accompagnato dalle guide si avvierà, attraverso la storica Scalidda, verso il Sagrato dell’antica Chiesa Madre di San Matteo, oggi simbolo della città, attorno alla quale un tempo si sviluppava la città. Magico il belvedere sulla città presepe di Scicli.
Iniziata la discesa ed attraversata l’antica porta medievale di Modica la meta ultima sarà la Chiesetta di San Vito, sede del piccolo ma tanto apprezzato Museo Storico-Naturalistico degli Iblei curato da Esplorambiente.
In questo splendido scenario, che volge la vista sulla Cava di Santa Maria La Nova e sul Colle del Rosario, gli escursionisti saranno allietati dal gruppo musicale Muorica Mia degustando prodotti enogastronomici della terra iblea.
Continua la missione di Esplorambiente nel valorizzare scorci monumentali, archeologici e naturalistici ancora poco noti, a promuovere le musiche conterranee e a caldeggiare il consumo dei genuini prodotti della nostra amata terra offerti dai generosi sponsor.
Prenotarsi in tempo, esclusivamente al n. 338.3610389 o all’indirizzo email esplorambiente@gmail.com. È prevista una quota di partecipazione. Raduno e registrazione dei partecipanti alle ore 19:00, in Via F. M. Penna dinnanzi la Chiesa di San Michele.
CONSIGLI UTILI: Durata intera serata – Difficoltà del percorso medio-bassa – Abbigliamento comodo e scarpe idonee (da trekking o da ginnastica), lampadina tascabile, acqua.
Sito ufficiale: www.esplorambiente.it
Trekking alla cava San Leonardo
Ragusanews 15/05/2017 19:56 NOTIZIA LETTA: 786 VOLTE
Il 21 maggio
Ragusa – Si rinnovano, anche per la stagione primaverile in corso, i consueti appuntamenti escursionistici organizzati da EsplorAmbiente. Si comincia giorno 21 Maggio con Ragusa Ibla e la Cava del S. Leonardo, che insieme a quella del S. Domenica racchiude l’antico centro barocco.
La migrazione dei Cosentini nel capoluogo ibleo nel 1091 avviò un primo incremento demografico e sviluppo economico, che il grande terremoto del 1693 accelerò portando alla fioritura dell’odierna Ibla, isola appunto tra due vallate.
Insieme a Salvatore Tribastone, visiteremo prima i quartieri intermedi fra l’antica e la moderna Ragusa, da S. Paolo a S. Rocco scoprendo la grande e piccola architettura civile ed ecclesiastica della città, così da cogliere in maniera diretta le modalità con cui tale crescita è avvenuta.
“Scenderemo poi nella Cava S. Leonardo, fonte di vita e ricchezza in un passato non lontano dai giorni nostri, tra tracce di vita contadina ancora chiaramente leggibili nei sistemi irrigui, nelle strutture per le attività quotidiane e nei tanti mulini; oltre ai paesaggi antropizzati vedremo anche scenari di natura incontaminata, lungo il corso del torrente costellato da salti di quota e giochi d’acqua creati nel tempo dallo scorrere delle acque”.
INFO TECNICHE
Pranzo a sacco.
Spostamento per Ragusa con mezzo proprio.
Si consigliano: scarpe da trekking o simili, cappellino, jeans, acqua.
Lunghezza percorso 6 km circa
Difficoltà 3/5 (guadare corso d’acqua)
Quota di partecipazione: 6€ – Bambini gratis (inferiori a 11 anni)
RADUNO:
Ore 8.15 Piazza Italia (Chiesa Madre) – Scicli
Ore 9.00 Largo S. Paolo – Ragusa Ibla
Rientro previsto ore 18 circa
Ai fini organizzativi è gradita la prenotazione, mediante mail (esplorambiente@gmail.com) o contatto telefonico (3383610389), comunicando il numero dei partecipanti.
Qualora si voglia partecipare anche all’escursione in programma per giorno 28.05.2017 (La via delle Milizie) il costo cumulativo è di 8€ da pagarsi entro giorno 21.
Redazione
Arriva la «Scicli card» per visitare quattro musei
Giornale di Sicilia, di Pinella Drago — 01 Agosto 2015
SCICLI. “Scicli Card”, si chiama così la nuova carta turistica della cittadina barocca che viene battezzata oggi. La “Scicli Card” accomuna quattro realtà in quel centro storico che da 15 anni è una delle ambientazioni della fiction de «Il Commissario Montalbano». L’idea è partita dall’Associazione culturale “Tanit Scicli” e si è sviluppata grazie al supporto dell’Associazione “Esplorambiente” e delle cooperative “Triskele” e “L’Isola”.
La “Scicli Card” ha il costo di 6 euro; ne sono esenti i minori di 11 anni ed i disabili ed ha validità di tre giorni. Con essa si potrà accedere e si potranno visitare, con l’ausilio di competenti guide, l’Antica Farmacia Cartia, il Museo Storico Naturalistico degli Iblei nella Chiesa di San Vito, il Museo del Campanile della Chiesa di Santa Maria la Nova ed il Museo della Cucina Iblea di Via Spadaro. Altra novità introdotta dalla card, riguarda le convenzioni: dieci le realtà commerciali, fra attività di ristorazione e negozi.
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Una Scicli Card per visitare alcuni tra i migliori luoghi culturali
REDAZIONE SUDEST 29 LUGLIO 2015 SCICLI
Scicli, 29 luglio 2015 – Partirà sabato 1 agosto la Scicli Card, la nuova card turistica di Scicli che accomuna quattro realtà museali di grande valore della cittadina barocca iblea, patria del Commissario Montalbano.
Da un’idea dell’Associazione Culturale “Tanit Scicli” e sviluppata grazie al supporto dell’Associazione “Esplorambiente” e delle cooperative “Triskele” e “L’Isola”, la Scicli Card, del costo di 6€, dal quale sono esenti i minori di 11 anni di età e i disabili, e validità di tre giorni, permette di poter accedere e visitare, con l’ausilio di competenti guide, l’Antica Farmacia Cartia, Il Museo Storico Naturalistico degli Iblei presso la Chiesa di San Vito, il Museo del Campanile della Chiesa di Santa Maria la Nova e il Museo della Cucina Iblea di Via Spadaro.
Altra novità introdotta dalla card, le convenzioni con le dieci realtà che hanno sposato e supportato l’iniziativa: ristoranti e pizzerie come il Millennium Cafè, Moscabianca, L’Osteria del Ponte e Busacca, il lounge bar Baliku, la Piadineria San Giovanni, i negozi di prodotti tipici Reali Sicilie e Tesori del Mediterraneo, la Libreria Ammatuna, la gelateria Candiano. Chiunque in possesso della card, mostrandola all’ingresso dei suddetti esercizi commerciali, potrà usufruire di particolari omaggi e promozioni.
La card potrà essere acquistata nei siti culturali protagonisti dell’iniziativa, negli info point Passatempo e Busacca e nelle più importanti cartolerie ed edicole del centro storico di Scicli e vuole essere il primo esperimento di unificare la gestione del settore dei beni culturali sciclitani, troppe volte spaccato e preda di interessi personalistici e non cooperativi.
Un esperimento che parte durante il periodo di maggior presenza turistica in città e si auspica di diventare una certezza, allargandosi sempre più, con la possibilità di visitare i tanti tesori di Scicli ad un prezzo contenuto e grazie a un’unica soluzione.
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I siti culturali protagonisti della Scicli Card saranno aperti tutti i giorni della settimana. Di seguito gli orari di ognuno:
Antica Farmacia Cartia: 10.30-13.30 e 16.30-20.30;
Museo Storico Naturalistico degli Iblei – Chiesa di San Vito: 16.45-20.15;
Museo del Campanile di Santa Maria la Nova: 11.00-13.00 e 18.00-23.00;
Museo della Cucina Iblea: 17.30-20.30 dal lunedì al venerdì. 10.30-12.30 e 17.30-20.30 sabato e domenica.
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Trekking cittadino, a Scicli
REDAZIONE SUDEST 08 AGOSTO 2014 SCICLI
L’Associazione EsplorAmbiente organizza per martedì 12 agosto l’8° Trekking Cittadino, a Scicli
Scicli, 8 agosto 2014 – Dopo il raduno delle ore 19:00, in Via F. M. Penna (vicino Chiesa di San Michele), per effettuare le iscrizioni dei partecipanti, intorno alle ore 19:30 avrà inizio l’8° Trekking Cittadino di Scicli. Il percorso, lungo circa 2,25 Km, si snoderà principalmente per le viuzze pulite e silenziose della Scicli antica. Numerose le tappe dove verranno spiegate, da esperte guide, le storie dei vari monumenti siti lungo il percorso.
Dopo la stessa Via F. M. Penna e la Via Aleardi, il gruppo si sposterà verso il Corso Mazzini ove è presente la Chiesa del Gesù e quindi si arriverà in Piazza Italia.
Inedita quest’anno sarà la tappa al Convento del Ritiro, per questo una dovuta riconoscenza va ai proprietari, quindi di seguito si proseguirà verso il quartiere di San Bartolomeo e Piedigrotta. Dopo un breve passaggio alle pendici del quartiere troglodita di Chiafura, percorrendo la Via Loreto si arriverà di fronte al Palazzo Beneventano (bene UNESCO) e quindi proseguendo per il Quartiere Consolazione, si arriverà alla fine.
Quest’anno un doveroso ringraziamento va a tutte le pizzerie di Scicli che hanno sponsorizzato la manifestazione offrendo le loro speciali pizze da far degustare ai partecipanti. Dopo l’arrivo, verso le 22.30 alla Chiesa di San Vito, sede del museo storico-naturalistico degli Iblei, gestito da Esplorambiente, un concerto di musica popolare ad opera dei gruppi Cordasicula e Aranira, un duo il primo, un trio il secondo che suoneranno insieme, intratterrà gli escursionisti che potranno cimentarsi anche nel ballo. Non resta che partecipare (massimo 150 partecipanti).
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CONSIGLI UTILI ED IFORMAZIONI: Durata intera serata – Tel.: 338.3610389
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Il Parco extraurbano di Truncafila – San Biagio di Scicli fra i Luoghi del Cuore del FAI
REDAZIONE SUDEST 24 LUGLIO 2014 SCICLI
Sabato 26 la raccolta firme
Scicli, 24 luglio 2014 – Grazie alla Delegazione di Scicli e all’impegno di numerose Associazioni cittadine giunge il riconoscimento del FAI – Fondo Ambiente Italiano – a favore del Parco di Truncafila – San Biagio. Il Parco è stato infatti inserito tra “I Luoghi Del Cuore”, insieme ad altre prestigiose località italiane. Diviene pertanto necessario dare la massima comunicazione di tale importante riconoscimento nazionale ed avviare la raccolta firme che culminerà nell’evento FAI Marathon del 12 ottobre prossimo. Il superamento di mille consensi porterà all’iniziativa un contributo economico che ne faciliterà la realizzazione.
Proseguono in tal modo le iniziative volte alla valorizzazione e alla tutela dei luoghi delle contrade di Truncafila e San Biagio, ricche di testimonianze storiche, ambientali, rurali e paesaggistiche. Come si ricorderà, il 24 novembre dello scorso anno, in occasione della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2013 “I paesaggi della bellezza dalla valorizzazione alla creatività”, si svolse una visita guidata nei luoghi, in occasione della quale 24 associazioni culturali che operano nella città di Scicli sottoscrissero una petizione per la costituzione del Parco extra urbano di Truncafila – San Biagio.
Lo scorso 13 giugno le Associazioni Esplorambiente, Coltivazioni Urbane e Siklab hanno presentato alla collettività e donato al Comune un progetto di massima del Parco, recepito dall’Ufficio Tecnico Comunale che nello stesso tempo ha predisposto un proprio progetto ed avviato le procedure di comunicazione del vincolo preordinato all’esproprio dei terreni ivi ricadenti nell’area. L’Amministrazione comunale ha dato altresì mandato per avviare le procedure di variante del P.R.G. relativamente all’area in questione, da zona territoriale omogenea E4 ad E1, visto oltretutto che le aree adiacenti erano già E1. La costituzione del Parco mira altresì a scongiurare l’allocazione di discariche comprensoriali in quei territori, come talvolta ventilato, in un Comune che ha già deciso con fermezza di dirigersi verso i “Rifiuti Zero”.
Sabato sera 26 luglio a partire dalle 19.30 nella “piazzetta della macina” di Via F. M. Penna sarà organizzata la raccolta delle firme curata dall’Associazione Esplorambiente con l’obiettivo di raggiungere i mille voti. Cittadini e Visitatori sono invitati a partecipare numerosi.
Prof. Giampaolo Schillaci – Assessore Cultura – Scicli
Prof. Rosalba Vindigni Bellassai – FAI Scicli
Prof. Guglielmo Russino – Ass. Esplorambiente Scicli
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Escursione a cava Celone
Ragusanews, 21/05/2014 – A ovest di Ragusa
Scicli – Vuoi trascorrere una intera giornata a contatto con la natura? Vuoi visitare uno dei più importanti siti archeologici degli Iblei? Partecipa all’escursione organizzata da Esplorambiente per domenica 25 maggio a Cava Celone. Raduno alle ore 8:30 in Piazza Italia a Scicli difronte alla Chiesa Madre.
La Cava Celone, sita a Nord-Ovest di Ragusa, è lunga circa due chilometri ed in contrada Scassale affluisce alla Cava San Leonardo. È attraversata per intero da un sentiero, in parte scavato nella roccia, che risulta un’antichissima via di comunicazione fra la città e questa parte dell’altopiano. Dallo slargo di fronte a Casa Celone, un breve viottolo porta alla “scalazza”, via d’accesso alla Cava. Essa custodisce tombe a forno ed a camera, catacombe del periodo paleocristiano e l’importante chiesetta rupestre di “Santu Liu”. Testimonianza dell’attività contadina sono i terrazzamenti realizzati con muri a secco, per sostenere il terreno vegetale da coltivare e le relative canalizzazioni che sfruttavano, sapientemente, le pendenze naturali per irrigare i terrazzamenti stessi. Dei “bottini” di captazione convogliano le acque sorgive all’acquedotto.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Ragusanews 05/03/2014 17:34 NOTIZIA LETTA: 3844 VOLTE
La ricerca di Esplorambiente
Scicli – Il 16 Febbraio il volume di atti del convegno dell’Ass. Esplorambiente su “Il grano [e le macine, N. d. R.] nella terra iblea” è stato presentato da Giuseppe Pitrolo, di cui qui riportiamo parte della relazione
“Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”
Vangelo di Giovanni
“Beati coloro che nutrono gli affamati di giustizia con la distribuzione del pane”
Clemente di Alessandria
“Lavoro tutto il giorno/ e tutto il giorno penso a te/e quando il panesforno/ lo tengo caldo per te”
Jovanotti
Bisogna fare i complimenti ad Esplorambiente, che si inserisce a pieno titolo nel recupero della nostra identità iblea iniziato circa 4 decenni fa: nel 1971 infatti il geniale etnologo Antonino Uccello (1922-1979) fondava la Casa-museo di Palazzolo Acreide – viva e autentica – cui seguiranno in Sicilia sud-orientale altri bei musei di tradizioni popolari; e nel 1972 Giuseppe Leone illustrava il pioneristico “La civiltà del legno”, sempre di Uccello, con il quale si recuperavano lavori, valori e saperi [e di Leone ci limitiamo a citare qui “La Pietra vissuta”, con testi di Assunto e Giorgianni (Sellerio, 1978); “La Contea di Modica”, con testo di Sciascia (Electa, 1983); “L’Isola Nuda”, con testo di Bufalino (Bompiani, 1988); “Il Barocco in Sicilia” e “Sicilia Teatro del Mondo”, con testi di Consolo (Bompiani, 1991)…;]; negli anni Settanta-Ottanta le marine di Punta Corvo e le “linee del mare e della terra” iblea di Guccione raggiungevano la notorietà nazionale, insieme ai testi di Bufalino, europeo e ragusano; nel 1982 Giorgio Flaccavento pubblicava “Uomini, campagne e chiese nelle Due Raguse”, testo che univa economia, sociologia, urbanistica e architettura; di quegli anni sono pure i primi studi della ricca produzione di Giovanni Di Stefano come le prime pubblicazioni di Paolo Nifosì, che ha dato nome a tanti “mastri e maestri” fino ad allora sconosciuti, facendoli poi scoprire al vasto pubblico grazie alle “Passeggiate barocche” (1994-). E citiamo qui “L’oro di Busacca” di Giuseppe Barone; le pubblicazioni di Elio, Pietro e Paolo Militello; gli scritti di Severino Santiapichi, Attilio Trovato, Ignazio La China e Antonio Sparacino; il riconoscimento UNESCO(1997-2002); la rinascita della Cattedrale di Noto (1996-2007)]; la fiction “Montalbano” (1998-); il FAI; certi “Medaglioni” di mia conoscenza; L’Isola, il Museo del Costume, il Museo della cucina; i tanti libri fotografici (di Gianni Mania, Luigi Nifosì, etc…); la valorizzazione delle 3 feste di Primavera; “L’inno al Gioia” di Capossela; il Museo della Pietra di Tano Mormina, etc…
Esplorambiente, attiva dal2002, si inserisce, per l’appunto, nella citata riscoperta della nostra identità: basti pensare solo ai 3 testi precedenti: sulle carcare; su Ronna Fridda; sulla cava di S. Maria la Nova: libri che sono viaggi nel passato, nel presente e nel territorio.
Fra i meriti di Esplorambiente ci piace evidenziare l’intelligenza dell’aver individuato un settore specifico, finora inesplorato (è il caso di dirlo…), e di averlo scandagliato con professionalità e completezza, con una pluridisciplinarità in cui competenze diverse si completano reciprocamente (con le metodologie degli archeologi quelle degli storici delle “Annales”, tese a studiare la storia materiale, la storia della vita quotidiana, la micro-storia); ci piace sottolinearne la metodicità e sistematicità ; l’apertura “oltre le curve della Balata”, ben sapendo che Scicli interagisce col Sud-Est, frontiera fra la Sicilia e il Mediterraneo (le macine di contrada San Biagio venivano portate anche a Malta e in Libia); ci piace rimarcare l’estrema positività della pubblicazione degli atti dei convegni, che resteranno, ed il loro ricco e funzionale apparato fotografico ed iconografico).
Questo convegno è il positivo esempio che bisogna studiare il passato per capire il presente e progettare il futuro: le relazioni, infatti, passano dai Greci e ai Romani all’enfiteusi, che accrebbe enormemente la produzione iblea di grano (facendo passare il nostro territorio allo sviluppo), per delineare infine un futuro basato sul turismo sostenibile. E in questi tempi di crisi della nostra agricoltura si potrebbe studiare anche la storia dell’orticoltura, che con la ferrovia alla fine dell’Ottocento si aprì alle esportazioni per poi – dagli anni Sessanta del Novecento – creare il boom delle serre: dall’energia e fantasia dei nostri antenati dobbiamo trovare la capacità e la creatività per ripartire.
La dieta mediterranea era basata sui cereali: non a caso preghiamo recitando “dacci oggi il nostro pane quotidiano” e un famoso miracolo parla di “pani e pesci”… Per me pane vuol dire mia mamma che ci ammonisce dicendo “io a 7 anni scaniàva u pani, e voi che fate?”; vuol dire i miei suoceri che fino a qualche anno fa ogni Sabato andavano in campagna per fare il pane (e le scacce, e i biscotti, etc…); vuol dire mia moglie che ogni giorno compra il pane, scegliendolo accuratamente (e per noi quando lei si convince è “la donna del pane che ha detto SI”): la società del pane è la civiltà dell’attesa, delle competenze, del lavoro, della fatica e si contrappone alla società fru-fru – superficiale, narcisista ed esteriore – di questi anni nella quale nel film “Il diavolo veste Prada” una modella si stupisce vedendo un’amica mangiare un panino, per cui – incredula – la rimprovera: “Tu mangi carboidrati!?”
Tutt’altra serietà invece troviamo in ogni relazione degli atti del convegno “Il grano nella terra iblea e le macine per i mulini ad acqua costruite con la roccia calcarenitica di c.da S. Biagio”, di cui diamo qui solo dei rapidissimi cenni.
Tano Mormina, figlio di “pirratore e scalpellino” e che ci ha fatto (ri)scoprire il caturro, parla proprio delle macine realizzate dal padre con la pietra di “San Brasi”.
Il Dott. Giovanni Di Stefano ricostruisce la storia del grano e dell’orzo nella Sicilia sud-orientale, dalla preistoria all’età classica, soffermandosi anche sulle varietà di grano, la triturazione… Alla foce dell’Irminio esistevano empori per la commercializzazione, segno del surplus nella produzione dei cereali. Drammatica la storia dei camarinesi, che nel 405 a. C. incendiano i propri granai per non farli trovare ai cartaginesi! Ricca la bibliografia.
L’Arch. Marcello Vindigni (dell’Ass. Caspita) analizza la produzione di grano nella Contea di Modica dal 14° sec.: con l’enfiteusi la produttività del territorio crebbe notevolmente, facendo così nascere e sviluppare il caricatore di Pozzallo: il grano divenne il petrolio della Contea.
Il Signor Francesco Di Stefano, che ha riattivato il Mulino Soprano, macinando coltivazioni autoctone, descrive come funziona un mulino ad acqua, le tecniche di molitura, la ruota vitruviana con descrizioni degne dell’Encyclopedie.
Il Dott. Rosario Zaccaria descrive scientificamente le caratteristiche delle rocce di c.da S. Biagio e le fasi della panificazione, recuperando i ricordi e le lezioni del padre (recentemente scomparso).
Il Sig. Sebastiano (Nello) Blangiforti, della stazione sperimentale di granicoltura di Borgo S. Pietro (istituita nel 1927) espone la produzione agricola autoctona (Russello, Sen. Cappello,…) soffermandosi sulla bio-diversità (col reperimento del germoplasma) e sulle prospettive dell’agricoltura sostenibile…
Il Sig. Salvo Arena, collaboratore del sig. Di Stefano e nipote di una mugnaia, dimostra una profonda conoscenza del territorio soffermandosi sulle usanze sul pane ma anche sull’ape nera sicula (cantata da Virgilio) e delineando le possibilità di un turismo sostenibile negli Iblei.
Da segnalare pure le fondamentali e splendide foto del Sig. Vincenzo Giampaolo, da Comiso a Palazzolo, da Cava d’Ispica al Museo della Pietra…
Chiudiamo ricordando che dalle ricerche degli studiosi degli anni Settanta-Novanta sono nate leggi (quella per Ibla) e riconoscimenti (L’UNESCO) che stanno cambiando l’economia del nostro territorio: l’auspicio è che – in quest’epoca in cui padri di famiglia cinquantenni perdono il lavoro – si rinsaldi quel positivo legame fra cultura e politica che individui nuove opportunità per la nostra economia (partendo dai vincoli che evitino che a Petrapalio si realizzi la megadiscarica comprensoriale).
Foto di Carlo Giunta. Tutti i diritti riservati.
Giuseppe Pitrolo
Una escursione alla Scala del Padreterno
Ragusanews 27/05/2013 15:14 NOTIZIA LETTA: 2293 VOLTE
Organizzata da Esplorambiente
Scicli – L’Associazione EsplorAmbiente organizza sabato 1 giugno l’escursione guidata alla “Scala del Padre Eterno”.
L’itinerario proposto è lungo circa 1 Km e ripercorre un’antica scalinata ricavata, in parte nella roccia ed in parte tracciata lungo il lato Nord dell’ospedale Busacca.
Lungo il percorso il visitatore potrà ammirare un’inedita vista sul suggestivo scenario che offre la città di Scicli, un agglomerato rupestre composto da una cisterna ricavata nella parete rocciosa e tre grotte, una delle quali era la “Chiesa della Madonna della Scala”, alcune tombe probabilmente risalenti al periodo Castellucciano ed una edicola votiva.
ORGANIZZAZIONE
Raduno in Via F. M. Penna – Via Aleardi (piazzetta della macina) alle ore 17:30. Partenza ore 18:00. Durata dell’escursione circa 2 ore.
Difficoltà medio-bassa.
CONSIGLI UTILI ED IFORMAZIONI: Abbigliamento da trekking
Quota di partecipazione euro 3,00. Cell.: 338.3610389
E-mail: esplorambiente@gmail.com Sito ufficiale: www.esplorambiente.it Redazione
Domenica una passeggiata a Cava del Prainito
Ragusanews.com 06/05/2013 – E’ a Frigintini
Modica – Domenica 12 maggio si svolgerà un’escursione alla Cava del Prainito organizzata dall’Associazione Esplorambiente.
Tale Cava, nascente in territorio di Modica in località Frigintini ad una quota altimetrica di circa 500 m s.l.m., si snoda principalmente in direzione Nord-Est Sud-Ovest per affluire in sponda destra nel Fiume Tellaro dopo circa 14 Km.
Nel tratto di Cava oggetto dell’escursione, area di M.o Grotte, territorio di Rosolini in sponda sinistra e di Modica in sponda destra, si ammireranno oltre alle tante bellezze naturalistiche, diverse tracce della presenza dell’uomo sin dall’antichità in questo sito. Tali testimonianze sono rappresentate da numerose sepolture scavate nella roccia, da grotte tra cui la Grotta dell’Icona dove all’interno sono presenti resti di colonne lapidee e tracce di un affresco, da antiche stazioni di sollevamento delle acque, da ruderi di mulini ad acqua, da scalinate intagliate nella roccia, da vecchi sentieri, da casolari e da una carcara per la produzione della calce.
Dal punto di vista naturalistico si possono apprezzare sorgenti, forme di carsismo epigeo, banconi rocciosi, pareti rocciose alte e a strapiombo, ma soprattutto una molteplicità di vegetazione rappresentata da fico d’india, pioppo, canna, quercia, bagolaro, acanto, fico, ampelodesma, finocchietto selvatico, convolvulo, orzo selvatico, oleandro, rosa canina, lentisco, rovo, mirto, euforbia, erica, edera, salsapariglia, ononide, ginestra, pero selvatico, asfodelo giallo, palma nana, silene bianco, nepetella, malva, salvia, tè siciliano, iperico, aglio selvatico, timo e tante altre specie adattate a vivere lungo le rive della Cava. Sui pianori soprastanti sono viceversa abbondanti carrubi, mandorli ed ulivi.
L’acqua limpida e abbondante ruscellante lungo l’alveo è ricca di fauna ittica (granchi, trote, tinche, ecc.) ed in presenza dei numerosi gradini morfologici forma delle splendide cascate.
Non è raro incontrare greggi di pecore, branchi di cavalli o mucche al pascolo nonché rapaci che volteggiano nel cielo.
Raduno a Scicli alle ore 8:00 in Piazza Italia di fronte alla Chiesa Madre con partenza alle ore 8:30.
Consigli utili: pranzo a sacco, viaggio con auto propria, equipaggiamento da trekking.
Info e prenotazioni: 338.3610389, esplorambiente@gmail.com , www.esplorambiente.it
Scicli, una mostra fotografica sulla cava di Santa Maria La Nova
Ragusanews 19/12/2011 18:30 NOTIZIA LETTA: 9449 VOLTE
Organizzata da Esplorambiente
Scicli – L’Associazione Esplorambientedal 24 al 31 dicembre 2011, presso la Chiesetta di S. Vito allestirà una mostra fotografica avente come tema la Cava Santa Maria La Nova. Verrà, inoltre, proiettato un filmato che darà la possibilità ai visitatori di ammirare le latomie (cave di estrazione della pietra), la necropoli della Santa Cassa, i “Rutti Pirciati”, la zona rupestre di c.da Marafini, le grotte naturali, i boschi, gli scorci ed i paesaggi che impreziosiscono questo vallone carsico. L’iniziativa proposta segue e completa gli studi proposti precedentemente e condensati nella relativa pubblicazione presentata in occasione del III° Seminario di Studi “Cava Santa Maria La Nova. Dalla Cava Gucciardo alla Fiumara (storia, archeologia e natura)” tenutosi a Scicli in data 30 settembre 2011, a cura dell’associazione Esplorambiente.
La tematica proposta si propone di valorizzare al meglio tutte le peculiarità offerte dal vallone ed inerenti l’archeologia, la cultura, la storia e le scienze naturali come beni appartenenti alla collettività, da salvaguardare ed impiegare per una proficua fruizione turistica che consenta di allargare le possibilità di conoscenza offerte ai visitatori della città.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 15,00 alle 18,00.
Per ulteriori informazioni tel.: 338/3610389
Redazione
Il Parco di Costa di Carro tra sentieri e colori
Ragusanews 16/05/2011 09:31 NOTIZIA LETTA: 7863 VOLTE
La settimana del trekking
Scicli – L’Associazione Esplorambiente in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Secondaria “Giovanni Sgarlata” di Scicli, la Cooperativa l’Isola, Il gruppo Energia e Simpatia, sono lieti di proporvi tale importante manifestazione finalizzata non solo alla conoscenza del nostro patrimonio naturale, ma anche costumi e tradizioni, fonti di ricchezza culturale oltre che di amicizia.
L’escursionismo è un modo per scoprire piccoli angoli di mondo più o meno conosciuti, “curiosare” e riscoprire il piacere di muoversi lentamente, a piedi, e silenziosamente, per osservare e sentire cose che normalmente sfuggono alla percezione. Recuperare il contatto con l’ambiente e la natura, ascoltarne i rumori e i silenzi, vedere con occhi nuovi, saper cogliere i particolari ed i segni lasciati dall’uomo.
L’Organizzazione
Il progetto prevede il partenariato dei seguenti enti pubblici: l’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana (Azienda FF.DD.R.S.), Comune di Scicli, Provincia Regionale di Ragusa.
Il percorso
Grado di difficoltà medio-basso
Lunghezza 3,8 Km
Altitudine 0-10 m s.l.m.
Tempo di percorrenza 2 ore
Il tracciato si snoda lungo la linea di costa tra Punta Corvo e Sampieri (territorio di Scicli), dove si alternano spiagge sabbiose, spiagge ciottolose e coste rocciose alte e basse. La vegetazione dunale annovera numerose specie alofite, quali: ravastrello marino, calcatreppola, eringio marino, cannuccia di palude, ecc.. Molto caratteristico è un ampio tratto di falesia colonizzato da associazioni vegetali adattate all’ambiente salmastro: lentisco, efedra fragile, spazzaforno, salicornia, agave, ma soprattutto primeggia la palma nana. Sulle rocce molte sono le vaschette di corrosione, formate ad opera dell’acqua marina per un processo meccanico-fisico; sul fondo di queste, durante la stagione estiva a seguito dell’evaporazione dell’acqua, si depositano dei sali. Tra gli elementi artificiali spiccano dei piccoli fabbricati, un pozzo a largo diametro, un antico faro. Di recente l’area costituisce un parco naturale.
Informazioni e consigli utili per i partecipanti
Abbigliamento: scarpe da trekking o comunque comode, guanti, cappello, pantaloni resistenti, giacca a vento.
Acqua da bere in quantità proporzionale alla durata dell’escursione.
Conclusioni
L’iniziativa fa parte di un ampio programma di valorizzare del patrimonio culturale storico, naturalistico, archeologico, speleologico, del nostro territorio che l’Associazione Esplorambiente, porta avanti dal 2002, anno della sua costituzione. Numerose sono state nel corso degli anni le iniziative di divulgazione e di sensibilizzazione nei confronti della collettività per perseguire tali fini, sotto forma di seminari, pubblicazioni, mostre, escursioni e visite guidate. In particolar modo, sono risultati di notevole interesse una serie di itinerari escursionistici proposti, di volta in volta, come mete turistico-didattiche alle varie scuole della città ed utili ai docenti come sussidi integrativi delle proprie discipline.
Alla luce delle esperienze passate quest’anno si è avviata in collaborazione con l’istituto di Istruzione Secondaria “Giovanni Sgarlata” di Scicli un’attività mirata, non solo alla divulgazione ed alla conoscenza ma che rientri, anche, in una esigenza più ampia che coinvolga i ragazzi nella costruzione di politiche pubbliche, in modo che essi non siano solo utenti ma partecipi direttamente della progettazione e della gestione del loro territorio. A tal fine, si è individuato nel Parco extraurbano di Costa di Carro la possibilità di avviare un laboratorio di valorizzazione dello stesso.
Informazioni e contatti
Associazione Esplorambiente
cell. 338/3610389
www.esplorambiente.it
e-mail: esplorambiente@gmail.com
Foto Luigi Nifosì
Presentazione della pubblicazione I Quaderni di Esplorambiente
Ragusanews 18/08/2008 10:42 NOTIZIA LETTA: 716 VOLTE
L’antico spazio del sagrato della Chiesetta di San Vito: uno scenario incantevole, in un tardo pomeriggio del mese di luglio ha fatto da cornice alla tanto attesa e desiderata pubblicazione dell’Associazione Esplorambiente di Scicli concretizzatasi con il 1° volume de “I Quaderni di Esplorambiente” dedicata agli studi condotti sulle “carcare”, antiche fornaci utilizzate per la produzione della calce.
Alla presentazione hanno preso parte gli autori del volumetto, le autorità amministrative locali, provinciali e regionali oltre a numerosi appassionati, amici e sostenitori dell’Associazione. Emozionante la chiosa della serata che ha visto la recita di un’ inedita poesia in dialetto sciclitano, da parte della Prof.ssa Maria Teresa Spanò, la quale ha commosso tutti gli uditori per la professionalità poetica e la forte sensibilità espressa nelle parole del testo con oggetto la faticosa attività del carcararo.
In concomitanza con la presentazione è stata anche inaugurata, presso la Chiesetta di San Vito, per la seconda volta, a distanza di circa un anno, la Mostra sugli aspetti storico naturalistici del territorio di Scicli, arricchita di nuove sezioni e suddivisa in dieci categorie che trattano, in particolare:
Geologia del territorio (le rocce e le terre)
L’archeologia industriale (Fornace Penna)
Manufatti (con attenzione alle piccole perle degli Iblei)
Archeologia di Scicli
Le Carcare
La Speleologia Iblea
Attività dell’Associazione
Le miniere
Le cave di Scicli
La flora e la fauna
Monica Carbone
L’ex sindaco Barone, l’ultimo carcararo